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Chi Siamo
L'IDEA
Siamo in un parcheggio di un centro sportivo romano, nell’estate del 2021, appena usciti dal primo (e speriamo ultimo) lockdown, quando arriva un regalo inaspettato.
Una bottiglia di gin prodotta artigianalmente, aprendo così le porte a l’idea, che unita all’amore per l’arte, l’ambiente e gli animali dà vita al progetto: il Gin del Vicolo®.
Una bottiglia di gin prodotta artigianalmente, aprendo così le porte a l’idea, che unita all’amore per l’arte, l’ambiente e gli animali dà vita al progetto: il Gin del Vicolo®.
LA NOSTRA STORIA
Il Gin del Vicolo® viene distillato ed imbottigliato nel comune di Roma, in zona Prima Porta, a pochi metri dalla Villa di Livia moglie dell’imperatore Augusto.
Nella nostra bottiglia abbiamo voluto metterci lo spirito del sentimento per la propria terra, i nostri vicoli, i nostri spazi, per l’amore del futuro e delle nuove generazioni, per rispettare tutto questo abbiamo creato il nostro progetto a base Green; infatti utilizziamo vetro in 40% riciclato per le nostre bottiglie, spediamo con cartone riciclato e riciclabile ed utilizzato imballaggi eco-friendly, piantiamo un albero ogni 10 bottiglie vendute e devolviamo il 3% di ogni vendita al canile Il Rifugio delle code Felici (nella pagina MISSION trovate tutti i dettagli)
IL DISTILLATO
Il Gin del Vicolo® è un London Dry Gin prodotto a km zero, senza zuccheri aggiunti, con una gradazione alcolica di 42°. Distillato a Roma in alambicco discontinuo utilizzando la tecnica del bagnomaria, che è universalmente riconosciuta come la migliore per ottenere distillati di alta qualità.
Le botaniche utilizzate, oltre al ginepro, sono le più importanti della cucina romana; alloro, mentuccia romana, rosmarino, e… altre.
È un gin aromatico con una esaltazione di ginepro accompagnato da note delicate e bilanciate di mentuccia e rosmarino che si sposano alla perfezione con le altre botanicals distillate.
Al palato risulta perfettamente equilibrato dalla freschezza della mentuccia accompagnata dalla spontaneità del rosmarino e dalle armoniose note di altri aromi, che ci portano verso l’ultima botanica rimasta, l’alloro, che sentirete sprigionarsi al palato nell’ultimo atto di questa esperienza degustativa.
